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Verso il nuovo Bando Profit 4.0: l’AICS apre una nuova stagione per l’innovazione nella cooperazione internazionale

Dopo anni di riflessione e confronto, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) si prepara a lanciare una nuova misura dedicata alle imprese: il Bando Profit 4.0, un’iniziativa profondamente rinnovata nel formato e negli obiettivi, pensata per rilanciare il ruolo del settore privato nella cooperazione allo sviluppo.

 Bando Profit 4.0

Il nuovo strumento nasce dalla consapevolezza che il modello precedente non è riuscito ad attrarre a sufficienza l’interesse del tessuto imprenditoriale italiano. Per questo motivo, l’AICS ha scelto di ripensare completamente l’approccio, attivando una collaborazione strategica con AgID – Agenzia per l’Italia Digitale. Il risultato è una misura innovativa, basata su un appalto pubblico pre-commerciale, che prende il nome di “Misura Imprese Impatto – Bando Profit 4.0”.


Un nuovo paradigma: impresa e cooperazione

L’obiettivo dichiarato è ambizioso: selezionare soluzioni imprenditoriali ad alto impatto sociale, ambientale e tecnologico da sviluppare nei Paesi partner della cooperazione, con un’attenzione prioritaria per l’Africa e i territori strategici individuati dal Piano Mattei.

Le imprese, secondo quanto previsto dalla legge 125/2014, potranno partecipare in forma singola o in partenariato con:

  • altre aziende italiane o europee;

  • università, centri di ricerca e società civile;

  • soggetti pubblici o privati attivi localmente nei Paesi target.

Il focus sarà su modelli scalabili, tecnologie inclusive e soluzioni sostenibili in grado di generare valore condiviso, creare occupazione dignitosa e contribuire concretamente agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030.


Le tre fasi del percorso del  Bando Profit 4.0

Il Bando Profit 4.0 seguirà una procedura in tre fasi, ispirata agli appalti innovativi europei:

  1. Progettazione e validazione concettuale

  2. Sviluppo prototipale e test operativo

  3. Validazione finale e pianificazione della scalabilità

Solo i progetti che supereranno le valutazioni indipendenti previste per ciascuna fase potranno accedere alla successiva. Il percorso sarà gestito congiuntamente: AICS curerà la programmazione e il monitoraggio, mentre AgID opererà come centrale di committenza.

L’intero processo sarà guidato da standard europei in tema di project management e procurement innovativo, tra cui le linee guida EAFIP della Commissione Europea.


Budget, settori e Paesi di riferimento

La dotazione finanziaria prevista ammonta a 49,5 milioni di euro, che saranno allocati tra le diverse fasi e aree tematiche. Le proposte dovranno riguardare servizi e prodotti innovativi, beni sostenibili, modelli di business inclusivi, e dovranno essere applicabili nei Paesi prioritari della cooperazione italiana, secondo il Documento Triennale di Programmazione 2024–2026 e il Piano Mattei.


Verso il bando definitivo

In attesa della pubblicazione ufficiale del bando, AICS e AgID hanno avviato una consultazione preliminare di mercato, finalizzata a raccogliere contributi da parte degli stakeholder e delle imprese interessate.

Il primo incontro pubblico è fissato per il 18 settembre 2025, alle ore 11:00. Tutti i dettagli sulla partecipazione saranno resi disponibili sul sito ufficiale di AICS e sulla piattaforma appaltinnovativi.gov.it.

 
 
 

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