Fare del data center una leva strategica: investire nell’infrastruttura digitale in Italia nel 2025
- Riccardo Italiano
- 23 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Il settore dei data center in Italia sta vivendo una fase di espansione senza precedenti: con richieste di connessione superiori ai 42 GW, investimenti previsti per 10 miliardi di euro e un protagonismo crescente di hyperscaler come Microsoft, AWS e NTT, si profila una trasformazione infrastrutturale destinata a ridefinire l’intero ecosistema digitale nazionale.

1. Un salto energetico senza precedenti
Secondo Terna, al 31 marzo 2025 le richieste di connessione per nuovi data center hanno superato i 42 GW, rispetto ai 30 GW di fine 2024: una domanda in netta accelerazione che riflette il boom della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale.
2. Una raffica di investimenti: +10 miliardi tra 2025 e 2026
Analisi del Politecnico di Milano conferma che la spesa prevista oscilla intorno ai 10 miliardi di euro, raddoppiando i valori del biennio precedente. Un fenomeno trainato dalla spinta a infrastrutture resilienti e digitalmente avanzate.
3. Milano, centro nevralgico del cloud
Con 238 MW IT installati (+34% anno su anno), Milano assorbe quasi metà della capacità italiana nei data center. La città resta il fulcro delle decisioni strategiche, tra colocation, hyperscaler e grandi operatori.
4. I big player confermano l’entrata massiccia
Microsoft ha annunciato un investimento di 4,3 miliardi di euro per la sua nuova “cloud region”.
AWS risponde con 1,2 milliardi in progetti paralleli, consolidando il loro posizionamento nel mercato italiano.
NTT ha messo le mani su 21 ettari a Milano per un data center da 128 MW IT, dentro a un piano globale da 10 miliardi di dollari.
5. I nuovi modelli: micro‑data center e policentrismo
Non sono più solo i grandi hub: stanno emergendo micro‑data center diffusi nelle aree metropolitane e interne. Riqualificazioni di capannoni, infrastrutture sui territori e connessioni “edge” stanno plasmando un modello distribuito, sostenibile e vicino alle comunità locali.
6. Sinergie infrastrutturali
I nuovi progetti non sono isolati: vengono pensati in connessione a fibra FTTH, soluzioni di colocation e bandi PNRR (come alcuni hub universitari – es., Napoli). È un approccio integrato che valorizza il territorio e crea nuove reti di collaborazione pubblic‑private.
7. Sfide da affrontare
Energia: gestire l’alimentazione di enormi carichi IT senza aggravare il sistema elettrico.
Costi e sostenibilità: riduzione del carbon footprint e integrazione di fonti rinnovabili.
Pianificazione locale: oltre le tecnologie, serve una visione urbanistica e sociale.
8. Opportunità per il business
Investor & developer: rigenerazione di immobili esistenti, progetti “locali” diversificati.
Utility & pubblica amministrazione: rete elettrica smart, energia distribuita, progetti cittadini “edge”.
Imprese IT & PA: nuovo campo per la consulenza, integrazione, progettazione e gestione sostenibile.
Un ecosistema glocal vincente
Il boom dei data center in Italia non è solo una questione di numeri: dietro a GW, euro e megawatt si delinea una nuova infrastruttura nazionale, capace di connettere territori, imprese e istituzioni con profondità.



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