L’Italia anticipa l’Europa: cosa prevede il nuovo DDL sull’intelligenza artificiale
- Riccardo Italiano
- 25 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Il disegno di legge approvato in seconda lettura alla Camera pone l’Italia come primo paese europeo ad adottare una legge nazionale sull’AI, anticipando (e accompagnando) il Regolamento europeo AI Act.

Si tratta di un passaggio rilevante, non solo per i settori più direttamente coinvolti (giustizia, sanità, lavoro), ma anche per tutte le imprese italiane che si confrontano — o si confronteranno presto — con strumenti basati sull’intelligenza artificiale.
Una cornice normativa nazionale sull'intelligenza artificiale
Il testo, coordinato dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, mira a fornire una prima cornice giuridica nazionale, in linea con i principi europei e con una particolare attenzione alla sicurezza, alla responsabilità e alla tutela dei diritti fondamentali.
L’ambito di applicazione esclude espressamente le attività militari, dell’intelligence e delle forze dell’ordine, ma include l’intero tessuto produttivo e istituzionale del Paese.
Le principali novità introdotte
1. Governance e autorità competenti
Il DDL affida il ruolo di vigilanza all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN). Per i settori finanziari restano competenti Banca d’Italia, Consob e Ivass.
2. Investimenti e tecnologie strategiche
Previsto l’impiego di 1 miliardo di euro (già nelle disponibilità di Cdp Venture Capital) per sostenere lo sviluppo di imprese attive nell’AI, nella cybersicurezza e in settori abilitanti, come le tecnologie quantistiche.Un passaggio importante riguarda l’apertura anche a imprese con sede estera, purché operanti in Italia.
3. Giustizia e nuove fattispecie penali
Viene introdotto il reato di illecita diffusione di contenuti generati o manipolati da AI, con pene fino a 5 anni.Si prevedono anche aggravanti nei reati tradizionali (come truffa, sostituzione di persona, riciclaggio) se compiuti con strumenti di AI.
4. Diritto d’autore
Saranno protette le opere realizzate con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, ma solo se frutto di un effettivo apporto intellettuale umano.È ammesso l’uso dell’AI per estrazione o riproduzione da fonti accessibili legalmente.
5. Sanità e lavoro
Nella sanità l’AI avrà un ruolo di supporto alla diagnosi e alle scelte terapeutiche, senza sostituire la responsabilità del medico.Nel lavoro, i datori dovranno informare sull’uso di strumenti AI e viene istituito un Osservatorio nazionale per monitorare e definire strategie.
Un’occasione per le PMI italiane
Il passaggio più interessante per il mondo delle imprese è forse l’esplicito richiamo al tessuto produttivo nazionale e alle micro e PMI.In sede parlamentare è stata infatti approvata una modifica che inserisce tra i principi generali della legge il sostegno alle piccole realtà imprenditoriali italiane, per evitare che l’adozione dell’AI sia appannaggio esclusivo di grandi gruppi.
Questo disegno di legge non definisce ancora tutto, ma apre scenari concreti su:
Responsabilità civile e penale nell’uso di AI
Obblighi di trasparenza e tracciabilità degli strumenti
Integrazione regolamentata dell’AI nei processi aziendali e pubblici
Italiano & Partners seguirà da vicino i decreti delegati attuativi, offrendo aggiornamenti e supporto alle imprese che desiderano implementare strumenti di intelligenza artificiale in modo consapevole e conforme al nuovo quadro normativo.



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