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Decontribuzione Sud: rifinanziamento triennale e coordinamento con ZES Unica

Analisi tecnico-operativa per imprese e advisor


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Quadro generale

Il Governo ha confermato il rifinanziamento della Decontribuzione Sud per un orizzonte triennale con uno stanziamento complessivo stimato di circa 6 miliardi di euro. La misura mantiene l’impianto dell’esonero dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per le posizioni di lavoro localizzate nel Mezzogiorno, con intensità decrescente lungo l’arco di programmazione e integrazione funzionale con la ZES Unica e con le politiche di coesione.

Finalità: attenuare il cuneo contributivo nelle regioni meno sviluppate, sostenere nuova occupazione stabile e ridurre i differenziali di competitività territoriale.

Ambito territoriale

L’agevolazione si applica a datori di lavoro privati con unità produttive ubicate nelle regioni ammissibili (Mezzogiorno/ZES Unica). La fruizione è condizionata alla localizzazione effettiva della prestazione lavorativa e all’iscrizione contributiva coerente con la sede operativa.


Platea e contratti agevolabili

  • Datori di lavoro privati (esclusi i rapporti di lavoro domestico; per il settore pubblico si rimanda ai chiarimenti applicativi).

  • Contratti a tempo indeterminato (anche trasformazioni da tempo determinato).

  • Possibili moduli rafforzati per under 35 e donne in aree a bassa partecipazione al lavoro, ove previsti dai testi attuativi.


Intensità dell’esonero (schema di decrescenza)

L’agevolazione conserva una curva di de-escalation analoga ai precedenti regimi: aliquota più elevata nel primo anno del triennio e progressiva riduzione negli anni successivi, fino a una soglia residuale. Le percentuali definitive e gli anni di competenza saranno fissati nei provvedimenti attuativi (decreti + circolari INPS).


Costi ammissibili e base di calcolo

  • Oggetto dell’esonero: quota dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro dovuti per i lavoratori impiegati nelle unità meridionali.

  • Esclusioni tipiche: premi e contributi dovuti all’INAIL; contribuzioni non previdenziali; addizionali non esonerabili.

  • Massimali: possono operare plafond mensili per lavoratore e massimali annuali per impresa (cap) che saranno dettagliati nelle istruzioni INPS.


Condizioni di legittima fruizione

  • Regolarità contributiva (DURC) e rispetto dei CCNL comparativamente più rappresentativi.

  • Assenza di violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e rispetto del diritto al lavoro (art. 31 D.Lgs. 150/2015 e s.m.i.).

  • Incrementalità occupazionale: ove richiesta, verifica del netto incremento rispetto alla media dell’organico di riferimento (al netto di dimissioni, pensionamenti, licenziamenti per giusta causa).

  • Non cumulabilità con altri esoneri totali/parziali sulla medesima contribuzione; resta possibile il cumulo sullo stesso costo con misure diverse purché riguardino voci differenti e nel rispetto dei massimali di aiuto.


Coordinamento con ZES Unica e politiche di coesione

La Decontribuzione Sud opera in complementarità con:

  • incentivi agli investimenti materiali/immateriali in ZES Unica;

  • strumenti di politica industriale e programmazione 2021-2027;

  • misure PNRR e transizione verde-digitale (nei limiti delle regole sugli aiuti).

Le imprese dovranno curare l’allineamento documentale (delibere investimento, piani occupazionali, localizzazione, tracciabilità dei costi) per evitare sovrapposizioni e doppie imputazioni.


Regime di aiuti e soglie

L’esonero contributivo costituisce aiuto di Stato. A seconda dell’inquadramento che sarà ribadito dagli atti attuativi:

  • potrà ricadere in un regime a finalità regionale (art. 107, par. 3, TFUE) con intensità differenziate per area;

  • oppure avvalersi di GBER (Reg. 651/2014 e s.m.i.) o altri quadri orizzontali con obblighi di trasparenza nel Registro nazionale e, se applicabile, pubblicazione oltre determinate soglie.Resta fermo il divieto di aiuti a imprese in difficoltà (salvo deroghe specifiche) e il rispetto delle regole su cumulo e tracciabilità.


Procedura operativa (workflow tipico)

  1. Verifica requisiti: inquadramento azienda, CCNL, unità produttive, eventuale incremento occupazionale richiesto.

  2. Mappatura del personale: eleggibilità per singolo lavoratore (residenza, sede di lavoro, data assunzione/trasformazione, inquadramento).

  3. Istanze telematiche INPS: richiesta del codice di autorizzazione e applicazione dell’esonero in UniEmens (conguaglio mensile).

  4. Contabilità e rendicontazione: contabilizzazione del beneficio, fascicolo aiuti (calcoli, DURC, documentazione contrattuale, report organico).

  5. Monitoraggio: controllo su massimali, cumuli e mantenimento dei requisiti per tutta la durata dell’esonero.


Settori e esclusioni

Saranno riproposte le clausole di esclusione già viste per taluni settori sensibili o regolamentati, nonché i limiti per lavoro domestico e rapporti di apprendistato (ove non compatibili). Sarà necessario verificare i codici ATECO e la coerenza con le policy ZES per eventuali priorità settoriali.


Obblighi di conservazione documentale

  • Contratti di lavoro e lettere di assunzione/trasformazione.

  • Prospetti paga, UniEmens, estratti contabili contributivi.

  • Evidenze di localizzazione (visure, SCIA, planimetrie, contratti di locazione, utility).

  • Calcolo incremento occupazionale (se richiesto) e prospetto organico medio.

  • Documentazione aiuti di Stato (dichiarazioni, registrazioni RNA, cumuli).


Profili di rischio e controlli

  • Errata localizzazione della prestazione lavorativa rispetto all’unità meridionale dichiarata.

  • Cumuli non consentiti con altri esoneri sulla medesima contribuzione.

  • Mancata incrementalità (quando prevista) o riduzione dell’organico entro i periodi di vincolo.

  • Irregolarità DURC o violazioni in materia di sicurezza.Sono possibili recuperi del beneficio con sanzioni e interessi; opportuno prevedere audit interni e un responsabile del procedimento.


Tempistiche

La decorrenza della fruizione, le finestre di accesso e gli adempimenti tecnici (codici causale, istruzioni UniEmens) saranno definiti da circolari INPS e dai decreti attuativi. Le imprese sono invitate a predisporre per tempo la documentazione e il set-up paghe.

 
 
 

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